Beatrice Caruso, classe 1995

Beatrice Caruso, laureata al triennio di Scultura e, successivamente, al biennio di Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, lavora principalmente con la pittura e l’installazione multimediale.
Tra le mostre e partecipazioni recenti: Every food is a landscape, a cura di Marco Trulli e BJCEM (Polo del ‘900, Torino, 2022); Estremi elastici, a cura di Estuario Project Space (Ex macelli, Prato, 2022); Start (Fondazione Amleto Bertoni, Saluzzo, 2022); Wopart (Lugano – CH, 2021); Segni Particolari? (Scuola Popolare di Villa Romana, Firenze, 2021); Abecedario d’Artista (Palazzo del Governatore, Parma, 2021); Rea! (Fabbrica del Vapore, Milano, 2020).
Nel gennaio 2020, con l’installazione video Est/Ovest (2 Agosto 1980) esposta nell’ambito di Art City Bologna, vince il secondo premio del progetto PubbliCITTA’.
Tra le residenze artistiche a cui ha preso parte: Searth (Isola della Cona, GO; 2022); Divago – Festival Biennale in via del Campo (Genova, 2021), Viadellafucina 16 Condominio-Museo (Torino, 2020), Michelangelo Reload II (CAV – Centro Arti Visive, Pietrasanta, 2018).

POETICA

La sua ricerca si concentra sul paesaggio: frammentato, trasfigurato, declinato secondo una dimensione intima e mentale.
Le stratificazioni, materiche e temporali, sono elementi imprescindibili della sua pratica pittorica, che si compone essenzialmente di due serie a lungo termine: Déchirer la montagne e Studio per un paesaggio mentale.

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