All’apice della sua sintesi l’artista giunge alla trave spezzata icona della lacerazione esistenziale, presenza reale, concreta e incombente nello spazio. Il legno si spezza con veemenza, mostra la sua frattura e la forza con cui è stato divelto. La ricerca di Giuseppe Tirabasso giunge quindi al più tragico degli esiti possibili: la trave viene chiusa entro una teca in plexiglass. Le sensazioni distruttrici, del tragico e dell’irrimediabile spezzano il legno e si riversano nello spazio, che ora è chiuso, circoscritto, ma allo stesso tempo totale perché non vi è alcuna possibilità di intervenire, riparare e curare. Lo spettatore si trova davanti un dolore chiuso, intoccabile, una realtà che si può solo osservare. L’artista si mostra in tutta la sua anima fanciulla ricolma di emotività e sofferenza e la sua arte così sincera e di un’umanità commuovente viene riconosciuta con il premio “Dimensione Uomo”.
