Giovanni Marcello Cappellini (1994), nato e cresciuto a Milano.
“Sin da piccolo sono stato affascinato dalla fotografia ma non l’ho mai vista come un hobby, ma più come uno strumento da usare nei momenti opportuni, come durante i molti viaggi fatti con i miei genitori o anche solo per immortalare momenti che mi sembravano surreali. Mi sono reso conto di avere un certo talento che davo come ‘nella norma’ durante gli anni universitari; quindi, ho iniziato a studiare e a rendere la fotografia una pratica quasi quotidiana.
Il bianco e nero è sicuramente il linguaggio che preferisco: mi piace fotografare i giochi di luce e ombre che si creano sui miei soggetti preferiti come l’architettura, le persone e, in particolar modo, le automobili.
Mi piacerebbe poter tornare a girare il mondo come fotografo, così da poterlo raccontare dal mio punto di vista”.
POETICA
“Mi rendo conto di avere un occhio molto portato a notare dei piccoli dettagli che, di solito, sfuggono alla maggior parte delle persone; dunque mi piace usare la fotografia come mezzo per far accedere chiunque veda le mie foto, nel mio mondo, o meglio cerco di trasmettere il mio punto di vista.
Uso la tecnologia come mezzo per fondere diversi stili e, quando mi capita, per trasportare chiunque veda le mie foto, negli universi paralleli che vengono creati all’interno della mia mente vedendo particolari soggetti o scene”.