Cinematic Distributor #2

La serie “Cinematic Distributor” catapulta lo spettatore in una dimensione onirica e cinematografica, dettata dal buio della notte e dalla presenza della nebbia.
Quest’ultima, evanescente, avvolge tutta la scena e ne limita la visibilità. Il mondo visto dalla, e attraverso, la nebbia assume contorni sfumati, magici e spesso evocativi e gli elementi del paesaggio sono a malapena distinguibili. Solo in condizioni opportune di illuminazione artificiale (led, neon), la nebbia diviene traccia visibile.
Lo strato di foschia, subdola, irrompe senza preavviso, si fa largo e si poggia sul vero protagonista dello scatto: il microcosmo del distributore di benzina ai margini di una strada diventa centrale e viene dotato di significato.
La stazione di servizio, non-luogo e incrocio di mobilità, diventa simbolo della modernità e della frenesia delle vie di comunicazione del mondo di oggi che di notte si svuotano.
Il viaggio è una traversata che mette insieme la necessità di fare, vedere ed essere visti. La nebbia dunque è – al contempo – imprevisto ed iniziazione di un itinerario diverso, perché costringe a cambiare rotta: fermare il proprio viaggio diventa l’unica cosa da fare per la propria sicurezza e la stazione di servizio – destinata, in genere, ad individui solitari e di passaggio – diventa ora porto sicuro. Mette l’individuo in contatto solo con un’altra immagine di sé stesso. La benzina, infiammabile, è metafora della creatività, dove una semplice scintilla può accendere le idee.