Telepass Spaces
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A Giugno del 2021, presso il Telepass Spaces di Roma, abbiamo realizzato opere d’arte che trasmettessero i valori aziendali di Telepass: mobilità, entusiasmo, contaminazione, libertà!
Queste opere hanno rivoluzionato il contesto lavorativo trasformandolo in una vera e propria Galleria d’Arte.
La collaborazione con Telepass è poi continuata, a Marzo 2022, presso i nuovi uffici di Firenze.







Partendo dai temi suggeriti da Telepass (Innovazione, Rivoluzione, Contraddizione, Responsabilità, Pragmatismo, Fiducia) gli Artisti selezionati hanno realizzato sia Quadri che Opere Digitali stampate successivamente su alluminio trasformando l’ambiente di lavoro in una vera e propria Galleria d’Arte dedicata ai valori aziendali.
Commenta Matteo Occhipinti, founder di Looking for Art: “Da sempre faccio mio l’assunto “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo e il mondo non potrà che cambiare con te”. Per questo stiamo lavorando per stimolare la cultura con azioni concrete preservando la socialità e rispettando il pianeta che ci ospita. Siamo giovani, irriverenti e con un solo obiettivo: riprenderci l’arte”.
Gli Artisti
Sara Cerati
La realtà per come appare è insufficiente. Lo spazio e il tempo sono coordinate insufficienti. Sono al servizio di quelle visioni che per assurdo mi rivelano un reale rafforzato, non ripulito da tutti i simboli e i sottintesi che spopolano appena sotto la superficie.
Ludovica Crippa
Artista d’ispirazione informale, sviluppa il suo studio pittorico attraverso una ricerca costante di equilibrio tra linee, colori e geometrie. La materia, reale o percettiva, è la protagonista delle sue opere, che appaiono come muri alterati dal tempo.
Matteo Occhipinti
I media, i social. I nuovi idoli. Siamo nati attorniati di immagini e di pubblicità. Siamo cresciuti così… in un vortice continuo di colori e forme, in cui però non viene meno la nostalgia del passato e la paura del futuro. Mi piace chiamare questa corrente: Post-Pop.
SVCCY
Il suo genere è caratterizzato dall’uso di temi nostalgici degli anni ‘80 e ‘90 di sistemi operativi per computer e console per videogiochi, busti romani, centri commerciali abbandonati, elementi della cultura giapponese tutti conditi con l’uso di sfumature sulle tonalità del viola e del rosa.