Alice Capelli (1997) vive e lavora a Milano. Le sue opere viaggiano attorno allo strato epidermico, alla dimensione fisica e corporea non solo dal punto di vista biologico ed erotico: esse riflettono su aspetti cui la società contemporanea tenta di trovare una definizione. Ha partecipato a esposizioni fra cui Tramestio (Palazzo Cusani, Milano 2021), Lust*Art (Galerie Durchgang, Basilea 2022), ReA! Art Fair (Milano 2022), Welcome to Artist Home (Milano 2022), Transmateria (Milano 2023), “Se rimani come (i) resti” (Pinacoteca civica di Como 2023) e Art Studio Finestreria (Milano 2023).
TESTI CRITICI
«[…] La ricerca di Alice Capelli ruota intorno allo strato epidermico, alla dimensione fisica e corporea, e non solo da un punto di vista puramente biologico ed erotico. Nella sua sfera si riflettono anche altri aspetti cui la società contemporanea tenta di trovare una definizione. “Richiamo all’ambiguità di genere […] e alla fluidità sia nella componente di identificazione del sé, e identitario sia dal punto di vista puramente tecnico con la pittura acquosa”. L’atto performativo trova rappresentazione nei lavori su cui restano i segni di un’azione effettiva – come i seni dell’artista in Corpo sociale II – o gli strati di materiale utilizzato nel corso di performance – Corpo sociale I – che diventano un passaggio da attraversare. Le tele si appoggiano come una seconda pelle alle pareti delle sale in un richiamo cromatico, le nuance sono delicate nei toni neutri della pelle, con pennellate di azzurro (Stracciatella I), e si accendono nel rosso di Titolo mestruale […]».
Recensione di Elena Solito
estratto da Palazzo Cusani – /tra me stì o/ – Davide Ausenda, Alice Capelli e Marco Vignati, Forme Uniche, 19 giugno 2021.
«[…] Capelli, pittrice, sullo sfondo di campiture libere di colori fluidi, ferisce le tele con gesti pittorici: dispone il disequilibrio, esprimendo la necessità di parlare liberamente di argomenti spesso confusi e mistificati. Unisce le tele, creando uno squarcio e suturandolo con cura, dove s’intravede un orizzonte dell’inatteso senza definirlo. Queste “tele di Maya” amplificano il potere del gesto, che rivendica espressionismi emotivi liberi da condizionamenti […]».
Testo critico di Jacqueline Ceresoli
Trilogia di umanità in un unico atto con azioni poetiche, estratto da Palazzo Cusani – /tra me stì o/ – Davide Ausenda, Alice Capelli e Marco Vignati, Forme Uniche, 19 giugno 2021.
ESPOSIZIONI
- “Esogenesi”, mostra collettiva presso Studiohomeawareness, Milano, 2023;
- “Se rimani come (i) resti”, mostra personale presso Pinacoteca Civica (Como), a cura di Dalila Miceli, 2023;
- “Transmateria”, mostra collettiva presso Art Studio Finestreria, Milano, 2023;
- “Welcome to Artist Home”, mostra collettiva a cura di Maria Cristina Barbara e Gloria Vergani, Milano, 2022;
- “Elisir”, XI Biennale d’Arte, mostra collettiva presso MAM (Museo d’Arte Moderna dell’Alto Mantovano), a cura di Gianfranco Ferlisi e Sophia Radici, 2022;
- ReA! Art Fair III Edizione, mostra collettiva presso Fabbrica del Vapore, Milano, 2022;
- “Lust*Art”, mostra collettiva presso Galerie Durchgang, Basilea, 2022;
- “Finché c’è Spazio”, a cura di Serena Correale, Metareale Spazio Canonica, Milano, 2022;
- “Next”, a cura di Asola Groups, Galleria Enneft, Milano, 2022;
- “Looking for Art..And a feminine touch”, MotelD, Milano, 2022;
- “(un)fair – The Sequel”, Looking For Art, Milano, 2022;
- “(un)fair”, Super Studio Maxi, Milano, 2022;
- “UMBEL JUMBLE”, WALK-IN STUDIO, Via Soperga 20, Milano, 2021;
- /tra-me-stì-o/, Palazzo Cusani, Milano, 2021;
- “Brera Aperta”, Esposizione Collettiva, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, 2019.