Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 100 × 120 cm |
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«Quello che erediti dai tuoi padri, riguadagnalo per possederlo» così Goethe, nel Faust, descriveva genialmente il rapporto d’interdipendenza che tutti ci coinvolge nel gioco delle generazioni. Quel che ci ha preceduto già ci appartiene. Non possiamo scegliere la nostra origine, ma essa rimarrà per noi la misura di tutte le cose. Accettarla è acce9are noi stessi; correggerne le distorsioni è un atto d’amore per chi verrà dopo di noi. Dio diede all’umanità la terra affinché potesse meritarla e ripagare la sua fiducia, oggi questa terra ci appare ferita.
Sull’arazzo un paesaggio martoriato, una memoria tradita e abusata. La linea dell’orizzonte, esplosa e sanguinante, distingue appena la divisione tra una terra arida e il proprio inconciliabile cielo. La mente viene richiamata alle testimonianze fotografiche di guerra, crude. E pure, in lontananza, il paesaggio si fa rarefatto, il cielo sgombro. La struttura dell’opera si rifà al celebre Die deutsche Heilslinie di Anselm Kiefer.
Dimensioni | 100 × 120 cm |
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